Il dibattito sull’uso di musica protetta dal diritto d’autore per addestrare modelli di intelligenza artificiale è stato intelligenza artificiale torna al centro della scena. Sony Music è l’ultima etichetta discografica a lanciare un avvertimento ai principali operatori del settore dell’IA: è vietato utilizzare il materiale dei loro artisti senza autorizzazione.
Bloomberg riporta che Sony Music ha inviato una lettera a più di 700 aziende. Chiede loro di intraprendere azioni appropriate per prevenire le violazioni della proprietà intellettuale. La lettera è stata inviata alle aziende leader nel campo dell’intelligenza artificiale e alle principali piattaforme di streaming musicale.
L’etichetta non ha chiesto solo di impedire l’uso della musica e dei testi dei suoi artisti. Ha anche chiesto di non utilizzare le copertine dei suoi album e i metadati delle composizioni. Secondo Sony Music, l’uso non autorizzato di materiale protetto da copyright per “addestrare, sviluppare e commercializzare” sistemi di intelligenza artificiale ha un impatto negativo sulla sua capacità di compensare equamente i cantanti e le band del suo catalogo.
A ciò si aggiunge l’impossibilità di controllare efficacemente l’uso del materiale. Ciò rende la lotta contro plagio o pirateria. Naturalmente, Sony Music non è la prima grande casa discografica a prendere posizione contro l’uso del proprio materiale per lavori di intelligenza artificiale.
Nel 2023, Universal ha chiesto a Spotify e Apple di bloccare i bot che scraping testi e melodie delle loro canzoni per addestrare modelli di intelligenza artificiale. “Molta intelligenza artificiale generativa viene addestrata sulla musica popolare. Si potrebbe dire: componi una canzone come quella di Taylor Swift, con una voce come quella di Bruno Mars, ma più simile a quella di Harry Styles. Il risultato che si ottiene è dovuto al fatto che l’intelligenza artificiale è stata addestrata sulla proprietà intellettuale di quegli artisti”, ha dichiarato l’azienda.
Sony Music si unisce alla crociata contro l’intelligenza artificiale
Preoccupazione per l’uso non autorizzato di materiale protetto da copyright per addestrare modelli di intelligenza artificiale, non è nuova. Né è limitato al mondo della musica. Tuttavia, le etichette discografiche, come Sony Music, e alcuni degli artisti più importanti di oggi sono stati i più attivi in questo senso.
Il mese scorso, più di 200 artisti hanno firmato una lettera aperta alle principali aziende di AI. Il testo, intitolato “Stop devaluing music”, accusava i giganti tecnologici di utilizzare le loro composizioni senza autorizzazione per addestrare modelli linguistici.
“Non fraintendeteci: crediamo che, se usata in modo responsabile, l’intelligenza artificiale abbia un enorme potenziale per promuovere la creatività umana in modo da consentire lo sviluppo e la crescita di nuove ed entusiasmanti esperienze per gli appassionati di musica. Purtroppo, alcune piattaforme e sviluppatori utilizzano l’intelligenza artificiale per sabotare la creatività e minare artisti, autori, musicisti e titolari di diritti”, si legge nella lettera. La lettera è stata firmata, tra gli altri, da artisti come Pearl Jam, Katy Perry e Billie Eilish.
Al momento non è noto se Sony Music abbia proposto misure specifiche per impedire l’uso della sua musica per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Non dimentichiamo che Universal Music ha appena firmato un accordo con TikTok che prevedeva l’impegno del social network a bloccare la distribuzione di canzoni non autorizzate e generate dall’intelligenza artificiale.