Le pressioni degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell’Unione Europea per un giro di vite sulle pratiche antitrust stanno portando ad alcune decisioni molto importanti da parte di grande tecnologia. Oggi i riflettori sono puntati su Microsoft, che si è presa la responsabilità di sorprendere con ritirando la propria presenza dal consiglio di amministrazione di OpenAI..
Microsoft faceva parte del consiglio di amministrazione di OpenAI da diversi mesi, dal novembre 2023. Dopo il ritorno di Sam Altman e diverse decisioni che potevano mettere a rischio il suo accordo, il gigante del software ha deciso di di nominare un osservatore con una presenza alle riunioni più importanti. del proprietario di ChatGPT.
Ora, circa 8 mesi dopo, Microsoft ha comunicato con una lettera che questo osservatore non è più necessario e viene rimosso dall’equazione.. Inoltre, cita i nuovi accordi, l’innovazione e l’ampia base di clienti rinnovati di OpenAI come motivazione per non osservare più da vicino ogni mossa.
Cosa significa questa uscita da Microsoft? In termini commerciali può essere tradotta come qualcosa di positivo, perché conferma che l’azienda fondata da Bill Gates si fida di OpenAI e delle decisioni che prenderà in futuro. La posizione di osservatore non aveva il potere di votare né di prendere decisioni, ma aveva il potere di partecipare a tutte le riunioni riunioni del consiglio e osservare nel dettaglio ogni parola pronunciata.
Il vero motivo, non ufficialmente noto, è che Microsoft è stata sottoposta a pressioni antitrust da parte dei governi degli Stati Uniti e del Regno Unito. Pertanto, l’allontanamento dal consiglio di amministrazione potrebbe essere una mossa per calmare le acque per un po’.
Microsoft e OpenAI continuano a collaborare
Non lasciatevi ingannare da questa decisione, Microsoft rimane un partner stretto di OpenAI. Le due aziende continuano a beneficiare dell’accordo reciproco, che non viene sminuito dal fatto che si siano ritirate dal consiglio di amministrazione. Infatti, come abbiamo discusso in precedenza, esse possono rafforzare il rapporto tra le due società attraverso la fiducia reciproca.
Cosa sta facendo OpenAI? Ebbene, in seguito all’accordo firmato nel gennaio 2023, l’azienda sta sfruttando Azure, il sistema di archiviazione cloud di Microsoft. Il gigante dell’intelligenza artificiale utilizza le infrastrutture cloud per addestrare i modelli linguistici.
E Microsoft? I 10 miliardi di dollari vi danno l’accesso alle tecnologie OpenAI e la possibilità di integrare i loro modelli linguistici come GPT in Azure AI o in prodotti come Microsoft 365.