Fate attenzione se usate le app di incontri… e tenete alla vostra privacy. Secondo il L’ultimo rapporto di Mozilla, sono un problema enorme per la salvaguardia delle informazioni personali. Un problema che è cresciuto negli anni, da quando l’azienda ha effettuato la prima analisi di questo tipo nel 2021. In linea di principio, queste app funzionano tanto meglio quanto maggiore è il numero di informazioni personali inserite, che ovviamente sono del tutto facoltative.
Questo è logico se consideriamo che, nella maggior parte dei casi, utilizzano un algoritmo che sfrutta queste informazioni per trovare il vostro “match”. In realtà, la verità è che c’è ben poco di facoltativo. Ad esempio, quando Tinder dice di raccogliere la vostra geolocalizzazione precisa solo “con il vostro consenso”, dandovi la possibilità di non farlo, ma alla fine dei conti non funziona senza. Ma questo non è l’aspetto più problematico.
Ciò che è più grave è che queste app raccolgono e utilizzano informazioni che l’utente volontariamente (o consapevolmente, piuttosto, se accetta i ToS) non fornisce al servizio. Secondo Mozilla, sono molte le informazioni personali che le app e le aziende di appuntamenti che l’utente potrebbe non rendersi conto di condividere.. Compresi i contenuti e le informazioni che l’utente mette a disposizione tramite la funzione di video chat… e anche le informazioni condivise nelle chat private.
Le app di incontri sono una falla nella privacy
Il rapporto rileva che circa il 25% delle app raccoglie metadati dai contenuti condivisi. Cioè tutte le informazioni contenute nei file di foto o video, come ad esempio quando è stata scattata la foto (o il video), dove e in che giorno, che la maggior parte degli utenti non sa di condividere con tali servizi. Altre app, ad esempio, possono scansionare i contenuti di foto e video alla ricerca di informazioni, utilizzando servizi di terze parti per “aiutare a identificare i vostri interessi e le vostre attività”. Ciò include l’analisi di elementi all’interno del contenuto, ad esempio se la foto mostra animali domestici, sport o viaggi, ecc. per migliorare il profilo dell’utente.
E la cosa peggiore è che non si sa dove finiscono queste informazioni. Secondo il rapporto di Mozilla, la maggior parte delle app di incontri (circa l’80%) possono condividere o vendere i vostri dati personali per scopi pubblicitari. Inoltre, il 52% delle app fa il minimo indispensabile per mantenere al sicuro le informazioni personali. Non sorprende che molte app di incontri siano state al centro di scandali sulla privacy in passato. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale le cose non potranno che peggiorare.
Cosa si può fare? Non molto. Non utilizzate le app di incontri o cercate un servizio, se ne trovate uno, le cui condizioni d’uso garantiscano la privacy dei dati o almeno sembrino avere politiche sulla privacy all’altezza.