Noel Mooney, CEO di FAW, afferma che dopo Qatar 2022 forse dovremo smettere di chiamare il Galles con questo nome. Di cosa si tratta?
Qatar 2022 sarà la seconda Coppa del Mondo per una squadra del Galles che forse tra qualche mese dovremo smettere di chiamare Galles. Dalla sede della federazione è stato lanciato un progetto per cambiare il modo in cui ci si riferisce alla squadra di Gareth Bale e compagni a partire dal prossimo anno. Di cosa si tratta?
Noel Mooney, capo esecutivo della Federcalcio gallese, ha riconosciuto in Il Guardian il suo desiderio di realizzare quello che da Cardiff viene visto come un passo avanti nel recupero della “lingua locale”. e i valori di un Paese che per Qatar 2022 potrebbe essere conosciuto per l’ultima volta come Galles.
“Penso che il 2023 sarà un anno in cui avremo una buona discussione con tutte le parti interessate: i governi, i nostri consigli di amministrazione, i consigli e gli organi decisionali, lo staff, i club e i giocatori”.Il leader ha iniziato il suo racconto della decisione di cercare un ritorno alle origini del territorio britannico e alla sua antica storia.
Precedenti a suo favore
Il nuovo nome, legato a fatti storici: “La squadra dovrebbe sempre chiamarsi Cymru, è così che la chiamiamo qui… La nostra opinione al momento è che a livello nazionale ci chiamiamo chiaramente Cymru. È così che chiamiamo le nostre squadre nazionali. Se guardate il nostro sito web, il modo in cui parliamo di noi stessi… siamo Cymru”.
La FIFA o la UEFA accettano di solito questo tipo di proposte? La stragrande maggioranza è rimasta solo un pio desiderio, ma la realtà è che ci sono precedenti a favore del Galles in questo senso. Turchia, che oggi compete a livello internazionale come Türkiye in seguito alle revisioni di tali modifiche, è il fattore storico a cui si aggrappa un team britannico, guidato da Gareth Bale, in Qatar, spera di porre fine a un periodo in cui non ha ancora l’approvazione per farsi conoscere al mondo come cimbro.